Birrone Punto G è una Bock dedicata alle donne e alle loro curve libidinose.
Birrone Punto G, l’idea di Bock secondo Simone Dal Cortivo. Una delle storiche etichette del birrificio di Isola Vicentina (Vicenza), particolarmente apprezzato per le sue birre a bassa fermentazione. E per la loro masticabilità che solo un ammostamento multistep può dare. Non per nulla è una birra a tuttotondo che il birrificio consiglia in abbinamento alle donne e alle loro morbide curve.
Bottiglia da 33 cl, 6% ABV, lotto con scadenza 22/11/2020. Disponibile su Spaccisti Birrai.
Aspetto
Colore ramato carico con riflessi ambra, aspetto limpido che riflette un lungo lavoro di maturazione a basse temperature. In testa indossa un cappello di schiuma fine e compatta, di aspetto pannoso, mediamente persistente e aderente, colore ocra.
Aroma
La prima olfazione è come Amelie quando mette la mano nei sacchi di legumi: inebriante. Un impasto di farina e lievito, il piacere dei carboidrati elevati dalla mano dell’uomo attraverso l’arte della fermentazione. Abbondante crosta di pane, fragrante. Cenni tostati muovono dalla bruschetta al crostino fino alla caramella mou, senza mai accennare alla frutta secca.
In mezzo la morbidezza soffice della mollica di pane, la pasta frolla che cuoce nel forno, il biscotto gelato. Poche declinazioni fuori tema se non un sottofondo di luppoli, sussurro di fiori e prati erbosi. E un nonnulla di frutta , verosimilmente uvetta, che rendono l’aroma della Birrone Punto G quanto di più simile ai biscotti inglesi Scones.
Gusto
Corpo medio/pieno, carbonazione media, tatto pingue e leggermente cremoso. La tendenza dolce è lapalissiana, amidacea, con l’accento sull’arte bianca e sul sacro prodotto da forno che è il pane. In particolare la crosta. Altri derivati del forno lo affiancano, nelle forme di frollino e leggero biscotto. Nessuna traccia di lievito, apprezzabile nel pane ma non la birra.
Gli zuccheri residui ci sono, inutile negarlo. Ma l’alcol, pur impercettibile, ne diluisce parecchi e l’attenuazione fa il resto. Il risultato è (quasi) pane liquido. Finale morbido con un leggerissimo amaro erbaceo. E nuovamente quel nonnulla di frutta rossa a impreziosire e alleggerire l’opulenza maltata. Retrogusto erbaceo e delicatamente pepato (pepe bianco), retrolfatto di Scones.